La transumanza nuovo patrimonio immateriale riconosciuto dall’UNESCO

Da pochi giorni l’antica pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame lungo i tratturi e verso condizioni climatiche migliori – la Transumanza – è stata dichiarata Patrimonio immateriale dell’UNESCO, riconoscendone il suo forte valore ambientale, sociale ed economico.

La transumanza è considerata una delle pratiche di allevamento più sostenibili ed efficienti poichè – attraverso una migrazione stagionale delle mandrie e delle greggi verso i pascoli in alta quota nei periodi primaverili e verso le pianure più miti in quelli autunnali – si riesce ad offrire ai capi il nutrimento fresco e stagionale che la natura offre.

I pastori transumanti hanno una conoscenza profonda del loro ambiente, sono infatti i “custodi degli alpeggi” e i “guardiani degli ecosistemi montani” e della loro biodiversità. Sono inoltre un presidio sul territorio, fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nella riduzione della desertificazione e dello spopolamento delle aree montane.  Così i pastori, al ritmo del susseguirsi delle stagioni, percorrono da secoli con le loro greggi e mandrie lunghe o brevi distanze, rievocando antiche usanze, che fondano l’identità del territorio. Pastori, custodi degli alpeggi e dei percorsi montani sono il perfetto esempio di connubio tra uomo e natura, fondativo anche per il Programma MAB UNESCO. Sono inoltre forti i legami tra la transumanza e la promozione delle produzione tradizionali, pratiche che mettono al centro il territorio e le sue storie di allevamento e di produzioni lungo le vie degli antichi tratturi.

La Transumanza assieme ad Alpinismo e Perdonanza celestiniana, sono stati riconosciuti durante l’incontro del Comitato per il patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO tenutosi a Bogotà in Colombia lo scorso 12 dicembre.  Sale così a 12 il numero degli elementi iscritti dal nostro paese in questo programma dell’UNESCO.  Il progetto di candidatura della Transumanza, alla quale hanno partecipano anche la Grecia e l’Austria insieme all’Italia, che è capofila, è iniziato nel 2015 per iniziativa di un gruppo di azione locale del Molise che ha riunito tutti i pastori transumanti locali, cui si sono aggiunti i pastori di molte altre regioni italiane che attuano la pratica della migrazione stagionale di greggi, mandrie e pastori lungo le vie semi-naturali dei tratturi.

Il patrimonio culturale immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale e la sua comprensione aiuta il dialogo e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. La sua importanza  non risiede solo nella manifestazione culturale in sé, bensì nella vasta ricchezza di conoscenza e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra. Per questi motivi l‘UNESCO nel 2003 ha adottato la Convenzione  per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

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