Acqua e cambiamenti climatici

L’evidenza scientifica è chiara: il clima sta cambiando e continuerà a cambiare, colpendo molte comunità principalmente nel loro rapporto con l’acqua. Infatti, i cambiamenti climatici influenzeranno la disponibilità, la qualità e la quantità di acqua. Questi sono alcuni dei riferimenti estratti dall’ultimo Rapporto sull’Acqua ed i Cambiamenti Climatici, pubblicato lo scorso 22 marzo proprio nella Giornata Mondiale dedicata alla celebrazione di questa preziosa risorsa.

Questo Rapporto delle Nazioni Unite si concentra sulle sfide, le opportunità e le potenziali risposte al cambiamento climatico, in termini di adattamento, mitigazione e miglioramento della resilienza che possono essere affrontate attraverso il miglioramento della gestione dell’acqua.

Leggi il Report di Sintesi in Italiano: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000372882_ita

Nel corso degli ultimi cento anni l’utilizzo di acqua è cresciuto di 6 volte. E’ stimato che questa crescita proseguirà costantemente ad un tasso pari a l’1% annuo circa; una crescita dovuta all’aumento della popolazione, ai cambiamenti di consumo delle persone ed allo sviluppo economico. In corrispondenza di tale incremento vi sono anche approvvigionamenti idrici sempre più incerti e irregolari il cui stato si aggraverà a causa dei cambiamenti climatici generando ulteriori stress idrici.

In tutto il mondo, ma anche nei luoghi che riconosciamo quali più vicini a noi, sono numerosi gli ecosistemi (come i boschi e le zone umide) che sono a rischio di una prossima carenza idrica. Questi ecosistemi potranno così più facilmente subire un ulteriore perdita di biodiversità e ciò influenzerà la fornitura di servizi ecosistemici collegati all’acqua, quali ad esempio la depurazione di questa risorsa, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e la protezione naturale dalle inondazioni, oltre alla disponibilità di acqua per l’agricoltura, la pesca anche a scopi ricreativi. I cambiamenti climatici si manifestano in modi diversi, però. Un esempio ne è la crescente frequenza e la magnitudo di alcuni eventi estremi come le precipitazioni, le tempeste o le ondate di calore, che nell’ultimo periodo si stanno verificando con una frequenza senza precedenti. L’alterazione del ciclo dell’acqua comporterà anche rischi per la produzione di energia, la sicurezza alimentare, la salute umana, lo sviluppo economico e le situazioni di povertà, mettendo così seriamente a rischio il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Tutti noi abbiamo un ruolo importante da svolgere. È sorprendente sapere quante azioni in materia di acqua possono essere intraprese per affrontare il cambiamento climatico, da chiunque, ovunque!

 

Vi è, però, una gamma di strategie disponibili per l’adattamento ai cambiamenti climatici che si focalizza su diverse misure sia politiche che strutturali. Le ultime includono lo sviluppo di infrastrutture “a prova di clima”: per il miglioramento dello stoccaggio dell’acqua e della resilienza delle colture attraverso l’introduzione di varietà colturali in grado di resistere agli stress idrici. Mentre le misure di carattere politico includono l’assicurazione contro inondazioni e siccità,  i sistemi di previsione e di allerta preventiva, misure di capacity building come la formazione e l’incremento della sensibilizzazione tra le persone. Ma tutti possiamo già agire oggi. Scopri come!

Un termine innovativo proposto dagli studi inclusi nel Report è la Climate-Smart Agriculture (ovvero un approccio intelligente all’agricoltura studiato in relazione al clima) che viene riconosciuta come un “insieme di approcci alla gestione della terra e dell’acqua, alla conservazione del suolo e alle pratiche agronomiche incentrati sullo stoccaggio del carbonio e sulla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Infatti, queste pratiche permettono di mantenere la struttura del suolo, le sostanze organiche e l’umidità anche in condizioni di aridità, oltre a prevedere tecniche agronomiche  che permettono di adeguare o di prorogare i calendari colturali al fine di adattarli ai cambiamenti climatici stagionali e tra anni successivi”. Agire nel verso dell’adattamento  e della mitigazione del cambiamento climatico, attraverso  la gestione dell’acqua, è un obiettivo che favorisce tutti. Ma la gestione del clima e dell’acqua necessita di meccanismi di coordinamento e di monitoraggio. 

Attivarsi per agire subito in merito ai cambiamenti climatici è una prerogativa importante anche per i 25 Comuni coinvolti nella candidatura a Riserva di Biosfera. Il territorio, in maniera coordinata, sta sviluppando un progetto per partecipare alla prossima Call del programma LIFE dedicato ai cambiamenti climatici (LIFE Climate Action). Nel prossimo periodo quindi si realizzeranno alcuni incontri specifici con le singole amministrazioni, sviluppati per condividere la priorità degli interventi pilota individuati, evidenziarne le finalità, modalità e possibilità di co-finanziamento, individuando azioni fondamentali per il territorio e coerenti alle indicazioni del programma LIFE. Vi sarà poi nel prossimo periodo la predisposizione del progetto e del partenariato finale. In quest’ottica tutto il territorio potrà ridefinire i suoi obiettivi strategici fino al 2030, ma soprattutto lavorare in prospettiva pensando a come tutelare e adattare il territorio alle conseguenze dei cambianti climatici.

Gli obiettivi di questa candidatura LIFE saranno: sviluppare e testare politiche e modelli di gestione degli effetti del cambiamento climatico sui territori, incentivare le azioni volte a migliorare la sicurezza idrogeologica nei territori e promuovere buone pratiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare attraverso un approccio basato sulle infrastrutture green e sull’incentivazione dei servizi ecosistemici. Lavorando particolarmente su una pianificazione sinergica e su una governance volta a limitare gli impatti del cambiamento climatico.

 

 

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